Il tamburo alla Porta del Tuono

"Una donna che abbraccia il re leone del Sutra del Loto, non deve temere le belve dell’Inferno, dell’Avidità e dell’Animalità. Tutte le colpe commesse da una donna nella sua vita sono come erba secca; il carattere myo del Sutra del Loto è come una fiammella. Quando si accosta una fiammella a una distesa d’erba, non solo tutta l’erba, ma anche grandi alberi e grandi pietre saranno consumati dalle fiamme. Con il fuoco della saggezza del carattere myo, non solo tutte le colpe svaniranno, ma si trasformeranno in cause di benefici. Questo è il significato di cambiare il veleno in amrita. Per esempio, la lacca nera diventa bianca mescolandovi della polvere bianca: i peccati di una donna sono come la lacca e le parole Nam-myoho-renge-kyo sono come la polvere bianca.
Al momento della morte, se una persona è destinata a cadere nell’inferno, la sua pelle diventa scura e il suo corpo pesante come una pietra che solo mille uomini possono smuovere. Nel caso di una donna virtuosa, anche se è alta sette o otto piedi e di carnagione scura, al momento della morte la sua pelle diventa chiara e il corpo leggero come come una piuma d’oca e morbido come un fiocco di cotone.
Da Sado a questa provincia vi sono mille ri di mare e montagne. Tu, come donna, hai mantenuto la fede nel Sutra del Loto e per anni mi hai fatto visita inviando qui tuo marito in tua vece. Sicuramente il Sutra del Loto, Shakyamuni, Taho e tutti i Budda delle dieci direzioni conoscono la tua devozione. Per esempio, anche se la luna nel cielo dista quarantamila yojana, il suo riflesso appare istantaneamente negli stagni sulla terra; il suono del tamburo alla Porta del tuono si ode immediatamente a distanza di dieci milioni di ri. Benché tu sia rimasta a Sado, il tuo cuore è giunto in questa provincia.
Anche la strada per raggiungere la Buddità è così: noi viviamo nella terra impura, ma il nostro cuore risiede sul Picco dell’Aquila. Vedere la faccia non è importante, è il cuore quello che conta. Un giorno ci incontreremo sul Picco dell’Aquila dove risiede il Budda Shakyamuni. Nam-myoho-renge-kyo, Nam-myoho-renge-kyo."

Rispettosamente,
Nichiren

Il 19 del decimo mese intercalare del primo anno di Koan (1278)

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