Leggendo qua e la…

Trovato sul blog su un amico…
Mi ha colpito, e’ molto intenso, lo copio qui.
LEI:”Tu non ti accorgi di nulla perchè bruci la vita nel tentativo di recuperare il bene del quale ti ritieni rapinato, senza badare all’amore che ti scorta passo passo, temerario e fedele.Sono stata il tuo angelo custode… [] in quella boite nella quale ti eri rintanato fra gente orrenda, perchè è un sollievo frequentare cattive compagnie, o annullarsi nel gioco, trastullarsi con i vizi, fingere di essere uno scapestrato, pur di sottrarsi a quella che a te sembra un’ingiuria, mentre è la semplice e logica conseguenza dell’essere nati azzurri in un’epoca grigia: dover resistere agli assalti degli spiriti meschini e assistere al trionfo dei mediocri. Non sei il primo nè l’ultimo… [] …Io ero come te! Il nostro amore avrebbe ridipinto il mondo. Ma tu tenevi gli occhi a terra, scavavi in te stesso, cercavi il tesoro che non c’è e non poteva esserci, perchè quel tesoro lo possiede solo l’altro, e ti viene offerto nella luce, mai nell’ombra; tu eri troppo intento a sacrificare la tua parte più nobile al demone dell’assenza per accorgerti della mia presenza, e del tesoro d’amore nato con la tua nascita, affiorato da sempre, ma visibile solo a noi!…[]… Non potevo essermi sbagliata, avevi il marchio, un segno azzurro, mi amavi anche tu, ne ero certa, per questo ti raggiunsi sulla porta e ti dissi: “Mi piaci così tanto, portami via”!
LUI: “No cara, mi chiedesti:”Se ti piaccio così tanto, perchè non mi porti via?”. Un guanto in faccia, una sfida; da te non potevo accettarla….[]…Mi sono sentito perduto”
LEI: “Ti dissi:”Mi piaci così tanto, portami via”, sei parole, un punto. Sei così sicuro di padroneggiare il francese?”
Una vertigine irruente come un’onda anomala mi ha rovesciato l’anima. Un equivoco. La più insolente delle incomprensioni, un banale tranello linguistico. Per un equivoco avevo eretto la mia torre solitaria, per un equivoco la vita di Veranne e la mia si erano scisse, trincerandosi dietro fossati invalicabili di acque stagnanti, colmi di dolori inutili, amicizie tradite, matrimoni sbagliati: per un equivoco! Un interrogativo immaginario, un punto di domanda rovesciato che si era trasformato in amo pungente, un gancio che cattura gli amanti predestinati, riducendoli a prede di quel pescatore d’infelicità che siamo noi stessi quando restiamo soli.
Diego Cugia – L’incosciente
Credo che leggero’ il libro, tra una bestemmia e l’altra seguendo quotidianamente gli aggiornamenti sul nostro governo circense.

6 pensieri su “Leggendo qua e la…

  1. ma sai che mi hai fatto venire la voglia di cercarlo? anche a me piace Cugia!ps. e la bestemmia continua senza tregua :-S

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  2. olèèè…bestemmiamo all togethere…enri, il libro te lo porto io quando ci vediamo. Ci tengo molto ai libri… ma di te mi fido. ^_^

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  3. mi viene il mal di testa nel tentare di tradurlo…quindi mi sposto verso le tue immagini…il salento…quando ci vado mi sembra tutto scontato…ora attraverso le tue immagini mi sono ritrovata….e ho già nostalgia….forse invece di lamentarmi dovrei esser cmq contenta di poter andare in un posto bellissimo e pieno di storia….il tuo sorriso…..straordinario…sarai stufa di sentirtelo dire!un saluto dalla ruotona…ehehehhe

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