Vizio di sostanza

 

 

“A me m’ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c’é una ragione. Perché proprio in quell’istante? Non si sa. Fran. Cos’é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C’ha un’anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d’accordo, allora buonanotte, ‘notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce.
É una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio.”

Alessandro Baricco, Novecento

 

Sono Molto triste.

Non riesco a capire cosa mi succeda dentro, ma ho mollato.

Anche stavolta, non ce l ho fatta.

Ci ho messo tutto il cuore, tutto l’impegno, ma ad un certo punto fran.

Non ci credevo piu’, non credevo che le cose potessero cambiare nonostante forse in parte lo erano.

Non riesco a gestire tutti i problemi e le domande sul futuro. Non riesco e vedere un futuro sereno a breve termine, e temo di non farcela piu’ con tutta questa sofferenza.

Lui per me e’ una persona particolarmente speciale, non e’ una persona qualsiasi. E’ in assoluto la persona con la quale maggiormente, nella mia vita, io sia riuscita a farmi vedere pe cio’ che sono. La persona con la quale c’e’ stata maggiormente vicinanza, il che e’ raro. Nonostante la mia solarita’, allegria, io sono una persona piuttosto ermetica..

Il problema e’ che abituata a recitare per una vita, che tutto vada bene, che ce la fai, ad un certo punto ci credi, ma non e’ reale. Primo o poi, Fran

Me ne aggorgo solo troppo tardi.

Quando improvvisamente mi sento spenta.

Quando non so cosa dire.

Lui ha un brutto carattre, ma questa nn e’ una colpa.

Io sono una persona complicata, non credo, che questa, sia una colpa.

Semplicemente credo che io e lui, cosi come siamo,  per arrivare a darci la mano dobbiamo tendere troppo tutti I muscoli fino allo stiramento. Ed eccomi qui, ora, con le ossa rotte.

Ho pianto troppo, in questa storia e non ho piu’ lacrime.

Mi dice che non saro’ mai capace di essere una buona madre, perche’ sono ancora troppo figlia.

Mi dice che ho mollato di nuovo, che lui e’ cambiato in questa nostra storia, ed io non mi sono mossa di un centimentro.

E’ vero, sono megalitica. Come dargli torto.

Ma davvero nn sono cambiata neanche un po’?

Davvero stavolta e’ la triste replica di tutte le altre storie in cui, ad un certo punto, io faccio bagagli e bagaglini e dico, mi spiace, e’ stato un piacere?

 

Io non lo so.

Eppure non mi sento  di dire che lui non abbia ragione.

Se quello che dice fosse vero?

Se avessi tanti sogni e fossi semplicemente non in grado di realizzarli per vizio di sostanza?

 

 

Lo penso intento a sistemare i cuscini del grande divano, lo penso nel sua angolo a guardare fox crime con me. Lo penso a Lisbona, con la guida alla mano, e mi manca.

Eppure, non sono felice.

 

Devo ricordarmi, che non si puo’ vivere di rendita, che i problemi ci sono e sono reali, che ho vissuto gli ultimi mesi con una pesantezza ed una difficolta’ indicibile, e forse ora, sono stanca.

Si lamenta perche’ faccio troppo poco spesso l’amore. Si e’ lamentato cosi’ tanto che credo andro’ da uno psicologo per capire se in me c’e’ qualcosa di sbagliato.

Mi piace fare l’amore. Mi piace fare tante altre cose pero’, e la fisicita’ non e’ una mia priorita’, non in questo momento.

Quand’ero piu’ ragazza, il sesso, l’amore fisico, era onnipresente, un’arma di seduzione e di conquista. Sono cresciuta ora, e sento di non averne piu’ bisogno.

 

O forse no, ho qualche problema davvero.

Forse sono storta io, anzi, probabile a questo punto.

Eppure non riesco a vivere serena pensando che cio’ che sono e’ sbagliato.

 

Che cura esiste, all’ errore di sostanza?

25 pensieri su “Vizio di sostanza

  1. La Mamma con lui si scusava in continuazione. Gli diceva che per anni la gente si era fatta in quattro per trasformare il mondo in un luogo sicuro e organizzato. Nessuno si era reso conto di che noia sarebbe stata. Una volta che il mondo fosse stato suddiviso in proprietà, sottoposto ai limiti di velocità e piani regolatori e tassato e irregimentato, una volta che tutti fossero stati esaminati e registrati e provvisti di un indirizzo e di documenti. Nessuno aveva lasciato spazio all\’avventura, se non al tipo di avventura che si può comprare. Su un ottovolante. Al cinema. E anche così, sarebbero sempre state emozioni finte. Perchè uno lo sa benissimo che alla fine i dinosauri non mangeranno i bambini. Il pubblico delle proiezioni di prova si è espresso contro qualsiasi remota possibilità di catastrofe. E non esistendo la possibilità che si verifichi una catastrofe vera, un rischio vero, ci è preclusa anche ogni possibilità di salvezza vera. Ebbrezza vera. Eccitazione vera. Gioia. Scoperta. Invenzione.Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.Tutte cose che la Mamma gli raccontava. Gli diceva: "L\’unica frontiera che ci rimane è il mondo dell\’intangibile. Tutto il resto è cucito troppo stretto".Ingabbiato da troppe leggi.Per intangibile la Mamma intendeva Internet, i film, la musica, le storie, l\’arte, le voci che corrono, i programmi per computer, tutto ciò che non è reale. Le realtà virtuali. Le simulazioni. La cultura. L\’irreale è più potente del reale.Perchè la realtà non arriva mai al grado di perfezione cui può spingersi l\’immaginazione.Perchè soltanto ciò che è intangibile, le idee, i concetti, le convinzioni, le fantasie, dura. Le pietre si sgretolano. Il legno marcisce.La gente, beh … la gente muore.Ma le cose fragili, come un pensiero, un sogno, una leggenda, durano in eterno.Se riesci a modificare il modo di pensare delle persone, diceva. Il modo che hanno di vedere se stessi. Il modo che hanno di vedere il mondo. Se riesci a fare questo, allora puoi cambiare il modo in cui vivono. Ed è questa l\’unica cosa duratura che una persona può creare.Tanto prima o poi, diceva sempre la Mamma, i ricordi, le storie e le avventure saranno tutto ciò che rimarrà di te."soffocare" – Chuk Palahniuk….apparentemente non c\’entra nulla. ma qualcosa deve entrarci, perchè leggerti me lo ha richiamato alla mente.

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  2. nessuno ha in mano verità o pozioni magiche. se me lo permetti, con tutta umiltà, hai il mio pieno appoggio. sapessi quante volte anche io mi fermo e mi chiedo se davvero voglio quello che sto facendo o quello che ho nella vita, o se mi piace quello che sono. spesso sono infelice e voglio di più, e mi sento insicura, sempre alla ricerca di qualcosa in più.se hai passato un momento difficile c\’è anche la stanchezza che gioca brutti scherzi, fa vedere le cose ancora più difficili.una cosa è certa: se dei dubbi ti vengono, se ti poni delle domande, un motivo c\’è, e forse anche più di uno.non ti accontentare, cerca di guardarti bene allo specchio e di capire cosa vuoi, troppo spesso siamo noi che non siamo sinceri con noi stessi. la soluzione è già dentro di noi, siamo noi che dobbiamo premetterle di venire a galla.anche se non hai voglia di fare l\’amore un motivo c\’è. bisogna prima amare se stessi per potere donare qualcosa di se agli altri. prenditi il tempo di cui hai bisogno. e ricordati che tu sei perfetta così come sei. ci possono essere problemi, allora affrontali, o delusioni, allora superale. tu non sei sbagliata, per niente al mondo. fai conto come se ti stessi sorridendo.

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  3. Grazie Francesca, davvero di cuore.A volte mi chiedo se quello che voglio esiste. Il non accontentarsi ha un caro prezzo. Lo sapro\’ pagare?Un sorriso anche a te.

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  4. Tutto ciò che è legato al cuore costa sempre molto… Se ad un certo momento l\’istinto ci porta a compiere una passo inaspettato, coraggioso, addirittura folle, vuol dire che viene dal cuore… e il cuore bisogna sempre seguirlo.Riguardo alla tua domanda, ti cito sempre il tuo baricco:"… Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde … "PS: coraggio, siamo alieni su un pianeta sconosciuto, prima o poi ci verranno a riprendere. 😉

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  5. ho letto e riletto…. e mi sono tornati alla mente anni di discorsi fatti allo specchio… anni sprecati…. ma come sempre lo dico oggi, col senno di poi. Nessuno è storto, nessuno è perfetto. Tutti siamo unici. E la cosa più importante siamo noi stessi. Averlo compreso oggi purtroppo non mi serve a molto… sorry, but it\’s too late for me :-SSegui il consiglio di Peter/Baricco… ma non fossilizzarti nell\’attendere una risposta: arriva quando meno te lo aspetti.

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  6. l\’amore passionale per sempre non esiste. in un rapporto ci sono fasi che si attraversano, come se s\’andasse avanti in una terra sconosciuta. all\’inizio il gusto della scoperta ti coinvolge oltre misura. poi tutto diviene consueto, il paesaggio non presenta asperità, se non in alcuni momenti. allora cerchi di capire se tutto questo andare, se tutto questo impegno, serve a qualcosa, se ne vale la pena. sto insieme alla stessa persona da circa trent\’anni. sono tanti, me ne rendo conto. ci sono alcuni momenti in cui gli tirerei volentieri la classica randellata in testa, altri invece in cui non saprei rinunciare al piacere di condividere le cose che possono condividere due persone che vivono assieme da tanto tempo – figli compresi.non è semplice stare così. non è semplice trovare giustificazioni per tutto – ma, ti prego, quella del carattere è una carta che non va sottovalutata! dire: ci sto anche se ha un cattivo carattere! non va bene, no no!!quanto al sesso… quello è spesso il campanello d\’allarme. se non funziona il rapporto, non funziona il sesso. e poi hai comunque ragione. si è infuocati da ragazzi, poi si cambia. poi noi donne cambiamo! è un fatto di ormoni, altrochè!!i maschietti, crescendo, vanno sul laido. noi angelichiamo, che bello!

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  7. la voglio questa cura perchè ormai sono al limite., Ci vuole un vaccino obbligatorio perchè questa è una pandemia. Ma non voglio sentir parlare di colpe, di errori a senso unico. Forse dire sono sbagliata è un modo come un altro per non affrontare il problema, Non si può essere sbagliate solo dopo, vorrei un uomo che amasse anche quello che c\’è di sbagliato in me ufffffffff

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  8. Io so solo una cosa… Non bisognerebbe adattare se stessi agli altri, modificare il proprio modo di essere per compiacere gli altri (anche se si tratta della persona che si ama), se questo lo si sente come una forzatura. E se il quadro cade, pazienza… Mica ha senso mettere i puntelli sotto per mantenerlo sulla parete… Diventa tutto così brutto!

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  9. Signori, avete tutti ragione. Grazie per le vostre belle parole che mi hanno dato una bella occasione per riflettere.Federico, e\’ vero, ma sai quando tu davvero avevi deciso che quel quadro li era perfetto e li lo volevi?No, non e\’ un capriccio, e\’ dolore per la perdita di un sogno. ma proprio un male cane, ma la vita, mi rispondera\’, ed il tempo nel frattempo fara\’ il suo corso. Gioia, com\’e\’ vero. C\’e\’ una poesia bellissima di Eric Fried, che fa al caso tuo/nostro. http://arzaniclaudio.splinder.com/post/17241606/%E2%80%9CTe%E2%80%9D,+poesia+di+Erich+FrieVirgi, grazie. Spero un giorno di essere brava come te e come la Signora dei sogni, donne cosi\’ belle, forti.Donne la cui unicita\’ e bellezza non ha eta\’.Peter, ancora aspetto notizie di tuo fratello.

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  10. Ma baricco non aveva anche una storiella sul TAC? :-)Un giorno guardando alla parete mi sono accorta che il quadro era storto, non ci avevo mai badato prima. E più lo guardavo più era storto e meno lo tolleravo.Sapevo che era lì da tanti anni ed era decisamente in posizione precaria, il muro fatto di niente, solo di idee e false promesse, calcinacci già a terra "se lo tocco cade, se cerco di raddrizzarlo va giù" eppure più mi dicevo questo più mi era insopportabile vederlo in quella stortura. Non riuscivo più a guardare quella parete, passavo ad ochi bassi e poi le voltavo la schiena sinchè un giorno, presa dalla rabbia di questa costrizione mi volta e allungai la mano… tutto cadde giù in un attimo.Camminai per giorni su vetri rotti, indecisa se portarlo dal corniciaio per poi riappenderlo. Non sta più lì. Ho pensato fosse giusto così.Ultimamente ho scritto da qualcuno che desidero che il mio amore mi stia addosso come un bell\’abito di fattura sartoriale e non come una camicia mal tagliata allo scalfo e che si strapperà la prima volta che tenderò la braccia al cieloDifficile ma doveroso io credo

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  11. errore di sostanza? Enri, gli errori non stanno mai da una sola parte e lo sai perfettamente. Non so nulla di questa storia e non mi permetto neanche di fare ulteriori commenti, magari inopportuni, voglio solo farti sapere che se potessi ti stringerei forte forte e ti darei tanti bacini! e poi guarderemmo life on mars su fox crime… 🙂

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  12. Cerise, un abbraccio me lo prendo volentierissimo da te…quando vieni a trovarmi a roma a guardare insieme life on mars?

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  13. Da uno che sta insieme con la stessa donna da poco più di 30 anni.Tutte le coppie, hanno più o meno la stessa parabola. Ci si incontra, ci si piace, c\’è la bella discesa con il vento in volto dello scoprirsi a vicenda. C\’è la passione che ci incalza. Poi, quando il bello finisce, ha inizio la vita vera. Ci si ritrova con i difetti e gli spigoli di ciascuno dei due. Allora bisogna cominciare con santa pazienza a dire "Se tu sposti qullo spigolo un po\’ più in là, io metto questo spuntone un po\’ più in qua". E\’ una costruzione faticosa. Lo sai che in questi giorni sto vedendo, che un fattore di contrasto lo stiamo superando dopo 30 anni di scontri ?Molti non hanno la voglia di fare questa fatica che dura una vita. Le uniche due cose che possono farti durare sono una brttta ed una bella. Quella brutta è la convenienza. Quella bella è l\’avere gli stessi valori. Il pensare che passare una vita a litigare per costruire una faticosa intesa e morire di fatica per crescere marmocchi sia più bello che avere un amore nuovo ogni sei mesi.E\’ follia.Poi quando torni a casa e trovi una moglie che ti vuole bene e tre ragazzi, capisci che ne valeva la pena.Cara Enri, senza fatica e senza dolore, nella vita, temo, non si costruisca nulla.Un abbraccio dal tuo caro amico Oreste. Ti voglio proprio bene come ad una cara amica.

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  14. forse un lavoro fuori zona un impegno che ti porti a confrontare te stessa con il resto del mondo mostrandoti ovunque per quella che sei, per un periodo non troppo lungo; forse questo ti dirà dov\’è la ragione ,dove è la tua ragione, tornando a casa troverai di esser cambiata oppure no di sicuro capirai chi ti ama oppure no….. un saluto

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  15. ..non son un esempioilluminante nelle questioni di cuore…se il rapporto non funziona nonostante i miei ripetuti tentativi di capire…di ragionare di dare nuova linfa ad una pianta(eheh)un po\’stanca ..saluto e me ne vado…il sesso e\’una cartina di tornasole importante…cambia la valenza che una donna gli da con il tempo…spesso il desiderio di maternita\’ ed il suo ruolo lo diminiusce poi ritorna nella maturita\’ ..cmq non mi farei un processo severo cara…talvolta staccarsi e far decantare il tutto aiuta a vedere..la Sostanza della storia ed a capire ..e poi non credere certe storie ricominciano anche!!:-)))..stai serena…il mondo e\’tuo.

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  16. "Pace a me che non so amare ancora quel che ho e non so non amar quel che non ho…."Sono anni che rifletto su questo verso di una canzone… che, manco a dirlo, mi calza a pennello.Ci conosciamo da pochissimo, ma mi sento di consigliarti qualcosa che forse han già scritto altri: prima ama te stessa.Tutti abbiamo difetti, tutti abbiamo i nostri caratteri… ma niente e nessuno è autorizzato a sentirsi da meno agli altri, tantomeno con un "errore di sostanza".Sai quel che si dice sul fatto che al mondo devi cercare "l\’altra metà della mela"? Bè.. secondo me di "altre metà della mela" ne esistono veramente tante e non solo una e le due metà si possono far combaciare creando alla fine una mela intera… non una mela dalle dimensioni perfette, dalla rotondità perfetta, dai colori perfettamente uniformi… ma una mela!Altro è trovare quella persona che combacia con te come il pezzo adiacente di un puzzle: quello è forse il frutto di un colpo di fortuna… e in 39 anni di vita non ho ancora visto due persone combaciare così… quindi forse è utopia, più che fortuna!Interrompo questo delirio prima che mi ricoverino.Ti abbraccio.

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  17. sai ero curioso di leggere il tuo tragico epilogo ke mi riguardava…alla fine ho ceduto…le tue regole vincono sempre. Le tue parole telefoniche per spiegarmi il domani che mi aspettava nn mi hanno dato nessun motivo di comprensione….Ma di qualche parola in più avevo bisogno anche se pubblica e dunque ricercata e sistemata per essere emotivamente interagente…Tu sei vuota affettivamente ed emotivamente dunque ricerchi e ricrei situazioni quanto più possibile emotigene che però non sortiscono nessuno effetto..Tu nn senti nulla…nn puoi…nn è colpa tua..perchè nn riesci a mettere piede fuori di te…luogo ormai sigillato cronicamente.Affetto ed emozioni sono dinamiche ( e sottolineo dinamiche ) che funzionano un pò come la rotta di una nave.Ci vogliono più coordinate del punto d\’origine è vero…ma ci vuole anche il punto di arrivo.Tu questo però nn lo sai…e tuttio ciò che la tua mente partorisce nn inganna solo l\’altro…ma anche te stessa…ma questo nn lo saprai mai.Io nn son diverso da qualunque altro dentro di te o qualunque altra cosa…nn potrei…tu inglobi e fagogiti tutto e tutti dentro di te al pari delle stufe in tempi di guerra delle zone fredde…Fa troppo freddo…ed anche consumare e bruciare tutto ciò che puoi nn ti da ne darà alcun tepore.Io però son diverso da te…per fortuna mia…Approfondisci Kernberg se puoi…lui ti spiega bene.Mi dai quella strana sensazione di rinuncia…le parole si ritirano dentro la mia bocca quasi felici piuttosto del silenzio che dell\’incontro del loro interlocutore.Ma ora basta…io nn sento l\’esigenza di mettere in prosa quanto sento e penso…nn sento l\’esigenza di organizzare i miei pensieri come una narrativa di bassa lega…perchè per fortuna io sento ancora ciò che penso.Sono ancora in contatto con questa terra…Sì..tu nn puoi essere mamma…me ne dispiace molto…almeno nn senza il prezzo di riprodurre il vuoto…nello spazio d\’altri…Anche lo spazio quando brucia nn riscalda…mi spiace…ma questo lo sai già.Nemeno l\’amore…nemmeno il sesso…nemmeno tutto ciò che fai e che dici di adorare…(ma lo dici…nn puoi sentirlo)..ti riscalda.Tutto per te è uno strumento di conquista…ed è per quello che quando è finito il momento coloniale…nn senti più niente per ripeterti…ripiombi nel freddo del tuo animo spento.Sei passata nella mia vita ed hai spazzato via tutto…forse era questo il cancro di cui parlavi?..nn mi hai lasciato nulla di nn conforme…mi hai colonizzato e consumato…e poi scacciato.Ma come combustibile devo aver resistito credo…ma tu questo non lo sai…perchè come, nel delirio di onnipotenza, i bambini…così tu pensi che il tuo solo desiderio si autosoddisfi…ma lascia stare…Questo è troppo difficile per te…poichè nn senti…defibrillarti con innumerevoli impegni nn ti salverà..è troppo tardì.Il sesso più o meno mi da la nausea poichè qualcuno ha insistito affinchè lo considerassi alla stregua di uno strumento di conquista…di un gioco di potere…Sì…per stare con te bisognava accettare questa orripilante e disturbante dichiarazione…nn è colpa tua…Tu nn senti nulla…nn provi granchè…nn senti legami…nn senti amore…e di certo nn lo provi nel far l\’amore…poichè nn vi sarebbe nessuna comprensione della visione che hai del sesso come di una specie di arma di corruzione.Io penso che se tu avessi capacità di senitmento…di ascolto…forse vorrei trovare qualche parola in più ma troppe già ne ho spese invano.Stare ancora con te, se nn sotto questo di treno, mi avrebbe condotto sotto un altro.Felice d\’essere stato il tuo muro di gomma per sperimentare tutto il nn provato prima…per esserti sentita libera di esprimerti per quel che sei ( ovviamente questo nn lo sai…ma nn è colpa tua )…poichè nessun\’altro avrà tale desiderio, se nn un tacito compagno per i momenti nostalgici e melanconici dell\’età adulta…che per te incominciano già ora.Se però posso permettermi di consigliarti un dito diverso dietro il quale nasconderti…ti sconsiglierei quello delle esperienze subite nella tua vita…poichè anche tu sei un\’esperienza subita nella vita di qualcun\’altro…dunque questa prima pietra rimettitela in tasca.Il rancore che provo verso di te in realtà lo provo per me poichè ho giocato ad un gioco dove era chiaro che avrei perso…troppo chiari segnali…che ovviamente ti guardi bene di mostrare ai tuoi affezionati lettori…avrebbero dovuto sviarmi.Vi ringrazio tutti ragazzi/e e ringrazio soprattutto te Enrica per avermi offerto un ruolo principale in questa storia…volevo dunque ripagarti/vi con altrettanta buona volontà…Nella speranza di una qualche improbabile spinta alla ricerca della verità in ognuno di voi ….vi abbraccio…e vi faccio il mio più grande in bocca al lupo…Antonio ( quello che questo gioco di ruolo ha voluto chiamare PIPPO )

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  18. Signiri e Signore, vi presento, qui sotto, Pippo.Questo e\’ cio\’ che pensa di me, e nn lo cancellero\’, perche\’ mi servira\’ a ricordare, per quali motivi sono andata via.Ma ti sbagli, io sento, sento eccome.

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  19. Enrica, tranquilla…so bene che senti…e mi spiace che tu mantenga quanto ha scritto "pippo"…Far diventare ferite già profonde voragini fa solo soffrire di più..A volte riesce a farci diventar più forti, ma non so se questa nuova forza vale tutto il dolore che provoca. un abbraccioFab

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  20. ahimè è leggere le stronzate che scrivi rendendo pubblico ciò che è chiaro solo a noi…(se così si può dire)…che mi ha reso così.E sono felice di concederti motivi per poter accettare una realtà che hai saputo comunicare come una bambina per telefono con la coda fra le gambe poichè malgrado tutto io nn sono ancora riuscito a capacitarmene e sono sorpreso di averlo subito così in silenzio.Fra le parole che dici e gli atti che compi c\’è una bella differenza..ed io odio il fatto di aver voluto credere in ciò che mi hai prospettato tu quando nn c\’ho voluto credere mai.Sono felice che questo gioco sia finito, e spero io invece di saper dimenticare più che ricordare per trovare di nuovo fiducia in qualcuno che da il giusto significato a ciò che propone.E sono felice che tu te ne sia andata dicendomi di non volerti assumere la responsabiltà del mio benessere e della pesantezza che comporta…dopo aver minato alle fondamenta tutto è crollato.E lascia perdere i quadri.Tu nun sei bona e basta.Perdonate l\’intrusione…e solo la voce bisognosa di chi l\’ha dovuta sempre soffocare se non a costo di passare per matto.Pareri diversi nn sono mai stati tollerati. Grazie Enrica. Davvero grazie.

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  21. Pingback: Era Ora. Via dalle Palle. « Me e le conseguenze di me

  22. Azz, questo qui fa lo psicologo? Mah…
    Io, davvero, non mi dovrei mettere in mezzo, ma provo uno schifo inaudito quando leggo certe cose! Sei stata lapidata pubblicamente e non credo proprio che te lo meritavi. Ma quanto è facile calpestare chi soffre e quanto è facile sputare su tutto senza se e senza ma? Spero per lui che abbia scritto sulla scia di un momento di rabbia. Altrimenti sta messo proprio male.

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  23. Ecco, sta messo proprio male. Ora capisci.
    questo lo hai letto? Antonio on 28 giugno 2009 alle 12:56 pm.
    malato. E poi scusa, cazzo, ma saranno pure affari privati, no una pubblica stronza. Ottimo, Vaffanculo due volte.
    Gota, il tuo era un calesse, io mio manco le rote c’aveva!!

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