Blog Chiuso per ferie – 23 Dicembre- 15 Gennaio

 
 
 
 
Scusate, emergenza babbo natale in Indocina: andro’ per tre settimane a consegnare i regali.
Il blog, se avro’ la forza, riaprira’ il 15 gennaio. Torno il 13 ma mi serviranno un pai di giorni di assestamento dopo la lunga vacanza.
Parto domani ed ancora non ho preparato lo zainetto, immaginatevi il ritardo sull’assestamento di rientro…
Che dire, mi mancherete e mi mancheranno i vostri simpaticissimi commenti sparsi per la rete.
Orbene, parto per lunga ed immeritata vacanza, un augurio di buone feste a tutti voi.
A Bientot
 
 
 

Londra

I supermercati inglesi sono sostanzialmente tre: Tesco, Sainsbury”s e Waitrose. Le sezioni dei supermercati sono innumerevoli, ma una breve passeggiata tra gli scaffali vi fara” rendere conto che alcune sono decisamente piu” importanti di altre. Spingere il vostro carrello nelle varie corsie vi dara” molte risposte sulle abitudini culinarie in UK.
Dopo essere passata davanti alla “edicola” del supermercato, scontrandomi con chi esce (uscita ed entrata spesso sono in comune), passati i pomodori che non sanno di pomodoro e la lattuga che sa di lattuga di plastica, entro in una corsia che ha gli stessi colori di Las Vegas e probabimente e” il posto dove gli inglesi giocano d”azzardo la loro salute. Trenta metri di snack, barrette di cioccolato, barrette di cereali, barrettine di cereali al cioccolato, patatine, patatine al sale e aceto, patatine alla Marmite, patatine al formaggio e cipolle, patatine al gusto pizza, patatine al gusto patatine (non molto in voga), cereali arricchiti, cereali impoveriti, cereali al miele, miele ai cereali, cioccolato con mandorle, cioccolato con nocciole, cioccolato con poco cioccolato, Mars, Super Mars (doppia grandezza), Snikers, Bounty blu, Bounty rosso, Twix, mini-Twix, …. Se il progresso si misura in quante qualita” di barrette puoi scegliere,l’’Italia e’’ al medioevo. Mi sposto, ingrassata, da quel reparto maledetto, ma svoltato l”angolo qualcosa di peggio mi aspetta. Il mio sguardo si imburra. Quindici metri di frigorifero e nel frigorifero un solo prodotto in mille marche diverse: il burro. Burro nei seguenti formati: 100gr, 250gr, 500gr, 1kgr! Pensavo che le confezioni da 1Kgr fosse riservata alle mense. Mi sbagliavo.
Il contenuto calorico del mio corpo sale, e sto solo guardando. Ho sete e vengo presto accontentata. Entro nel reparto del te” e caffe”. Enorme, elegante, con una scelta infinita. Penso: il cioccolato e” eccitante. La caffeina e” eccitante. Gli inglesi mangiano molto cioccolato e bevono tanto te”. Gli inglesi devono essere nervosi. Strano, ma non sembra. Le loro convenzioni sociali, evidentemente, riescono a sopprimere istinti aggressivi. Spero di non doverlo scoprire mai.
L’’ultimo angolo e ho fatto. Guido il carrello inferocita, ma qualcosa mi blocca: gli spaghetti italiani in lattina. Amici inglesi, ne ho viste di tutti i colori qui in Inghilterra, ma questa non dovevate farla. Avete inscatolato il mio orgoglio italiano. Gli spaghetti in lattina. E” come dipingere i baffi alla Gioconda.
Presto mi accorgo che i delitti si susseguono. Le Italian Soup mi fanno rabbrividire. Prendo alcuni vasetti che riportano la scritta “Italian”. Leggo l”etichetta e gli ingredienti e mi chiedo “ma noi in Italia ce lo abbiamo questo?”. Scopro che e” tutta una mossa commerciale, visto che qui il cibo italiano sta diventando very trendy. Poso il mio barattolo di “Typical Italian Curry Soup” e commossa mi dirigo alla cassa. Compro ancora una pizza surgelata, ma qualcosa non mi torna: non riesco a vedere la base e a trovare la mozzarella. Mezzo chilo tra ceddar cheese, peperoni, cipolle, prosciutto a cubetti e mais trasformano la piatta pizza in una collina calorica.
Inizio a mettere tutto sul tappetino scorrevole della cassa e mi preparo a ricevere ed imbustare la spesa dall”altra parte della cassa. Dopo qualche minuto il mio sacchetto conta tre articoli, qualcosa non funziona. La cassiera, flemmatica, ha la stessa velocita” delle nonne che attraversano la strada. Ispeziono le altre cassiere e riscontro lo stesso scenario. Il cibo fresco scade prima che il bip della cassiera ne registri il prezzo.
Italiani a Londra