Archivio mensile:dicembre 2007
Dorsali del Settimo piano
Poesie Dorsali
Questa è una strana iniziativa. Non è un contest, almeno non totalmente. Non è proprio un meme, non solo. Lo abbiamo cambiato Memetest o, in forma contratta, Meme’st. Non è un contest perché non ha un’organizzazione centrale e tutti possono prendervi parte replicando a loro volta l’idea sul proprio blog, anche indipendentemente da questo ambito maumozio-scafrogliano. Non è semplicemente un meme, almeno non di quelli classici che girano. E’ un’idea che si propaga ma in forma strutturata, con regole adattive al contesto in cui si adatta. L’idea dovrebbe propagarsi e raggiungere un proprio equilibrio. O forse potrebbe non raggiungerlo mai, chi lo può sapere a priori. Questo memetest non l’abbiamo inventato noi, è anzi molto diffuso e noi ci accingiamo a riproporlo con questa nostra iniziativa.
Quello di cui ci andremo ad occupare si chiama Poesia Dorsale. Il tutto consiste nel formare una pila con alcuni libri, sui quali siano presenti i titoli sui dorsi, e formare un pensiero poetico. Un esempio lo fornisce Mauro con la sua La volontà di essere felici (come Thomas Mann incredibile…).
La poesia dorsale sarà quindi:
La volontà di essere felici (titolo)
Una storia anche d’amore,
la storia dell’amore.
Da un’altra carne,
la bambina dietro la porta,
il padre e lo straniero
Io non ho paura,
ragionevoli dubbi.
L’amore non guasta,
S’e’ fatta ora
una nuvola come tappeto.
Facile, no?! Basta avere libri ai iosa a casa e tutti ne avrete a bizzeffe, librerie a sette ripiani di libri ciascuna!
Nel caso, grazie all’espediente della licenza poetica, si possono usare cataloghi Ikea, orari ferroviari, elenchi telefonici, libri universitari, cd, dvd, musicassette, lp (purché abbiano dorsi), fumetti (idem). Tutto purché abbia un dorso (persino scritto sul dorso di una mano!).
Tutti sono liberi un po’ come vogliono. Noi abbiamo aperto una galleria in cui raccogliere le opere e alla fine del memetest (31 dicembre probabilmente) si vota tutti assieme il pezzo più bello. Potete mandarci anche pezzi composti in vostre edizioni del memetest che ritenete molto significati, o solo simpatici, noi li raccogliamo tutti. Premio tanta gloria.
L’iniziativa è partita dal geniale Silvano Belloni!
La Fondazione Frammenti Mobili ha fatto subito sua l’idea e prova a lanciarla coinvolgendo per istinto provocatorio (anche se la cosa non finisce qua, potranno esserci altri scaglioni o possiamo venire noi a casa vostra ad ordinarvi i libri):
Propagate sul vostro blog o fate partecipare direttamente da voi, come volete. L’imperativo categorico è: fare.
Le Ragioni del Budino
Le Ragioni del Budino.
Una domenica pomeriggio a casa, in compagnia. Tempo incerto fuori. Freddino. Non troppo ma freddino.
Dopo circa 17 anni, io ed il Budino abbiamo trovato un accordo. In dispensa almeno un pacco, per quando il latte comprato per ospiti ed avventori mai arrivati, necessitera’ di una prova d’amore, prima che la famigerata scadenza veda la sua fine.
Ho preparato mezzo litro di budino alla vaniglia, in 2 coppette giganti, e mezzo litro di Crème Caramel, in 4 coppettine.
17 lunghi anni, mi ci sono voluti, per far pace con la confezione azzurrina, con la quale, tralatro, non ricordo di aver mai litigato.
Un bell’incontro, dovuto haime’ ad un triste antefatto, troppo latte per un ospite che non verra’, ma pur sempre portatore di gentili ricordi della mia adolescenza.
Il Budino, mi vuole ancora bene.
Non me lo merito, ma I budini sono cosi’, sanno perdonare.
Ho molto da imparare da loro.
A parte il fatto che mi ricordano Woody Allen
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere.
Ecco, questi I pensieri in cucina in una qualsiasi domenica di Dicembre, nella quale ho trovato il tempo anche di agghindare nataliziamente la mia lampada realizzato con l’orcio del vino.
Non ci saro’ a Natale, partiro’ il 23 Dicembre per tornare il 13 Gennaio, 3 settimane di meritata vacanza, ma soprattutto, 3 settimane solo per me, sola con me. bEcco perche’, quest’anno, niente albero.
Ancora 21 giorni, e volero’ via, rotta Indocina.
Quando tornero’, dio vedra’ e provvedera’, alle mie finanze, in primis, al mio cuore, secondo ma non ultimo.
Ultimo, il mio cuore , quello mai.
Stasera mi concedero’ un guilty pleasure, e mi guardero’ L’illusionista: inizio della trama: .
“In un mondo dove nulla è come appare…”
Cioe’, dico, intende, il mio?
Pensieri in seria disconnesione cosmica.
Vado a cucinarmi le castagne.
Buona Serata a tutti.